
Altrimenti detto “abbigliamento sportivo per la compressione muscolare“, pare essere diventato un must del gearfit di sportivi professionisti e dilettanti. Indossati come indumento esterno oppure sotto la propria tenuta abituale hanno come fine -dichiarato- il “comprimere” e quindi tenere ben ferme, le fasce muscolari impegnate nell’allenamento o in gara.
Questo garantisce:
- Minor affaticamento muscolare
- Maggiore efficacia muscolare
- Riduzione del pericolo di strappi o contratture
- Minor tempo di recupero post-workout
- Riscaldamento localizzato dei muscoli
In origine gli indumenti a compressione erano realizzati in semplice lycra, lo stesso tessuto dei costumi da bagno per intenderci. Da qualche anno i brand più famosi, a cominciare dalla Nike con la linea Combat specificatamente pensata per i calciatori, hanno sviluppato tessuti unici e brevettati, variazioni della originaria lycra, con funzioni di compressione aumentata e traspirazione.
A seguire l’Adidas e, soprattutto, Under Armour (sponsor del Tottenham, attualmente il marchio leader tra gli indumenti a compressione) hanno sviluppato linee specifiche per venire incontro alle esigenze di diverse tipologie di sportivi, con collezioni invernali orientate al mantenimento della temperatura corporea e estivi, (in sviluppo anche costumi da bagno basati sugli stessi principi), più leggeri che ma che garantiscono uguale compressione.
Servono davvero?
I pareri sono discordanti e attengono più a fattori soggettivi che altro. C’è chi ne è entusiasta, chi li trova persino fastidiosi. Per evitare qualsiasi fastidio è fondamentale scegliere la taglia giusta. La taglia sbagliata, magari che veste un po’ ‘stretta’ potrebbe rendere problematica la circolazione sanguigna e vanificare ogni possibile beneficio della compressione.
Proviamo comunque a fare un elenco di pro e di contro basandoci su dati oggettivi
PRO
Se della taglia giusta sono comodi e rilassanti; la compressione muscolare è piacevole prima, durante e dopo l’attività sportiva. In inverno e autunno, offrono protezione dal freddo e facilitano il riscaldamento muscolare.
CONTRO
Innanzitutto il costo. Pur comprendendo la tecnologia che sta dietro la produzione e la confezione degli indumenti di ultima generazione, l’impressione che i capi siano sovrapprezzati è abbastanza evidente e fastidiosa. Inoltre, non fanno miracoli: la compressione muscolare derivata non garantisce, di per sè, prestazioni migliori o maggiore resistenza.